Alpecin-Deceuninck, rientro sfortunato per Mathieu Van Der Poel: “Peccato, mi stavo divertendo”. Ora Belgio e Tour nel mirino

Non il rientro che sperava per Mathieu van der Poel alla Dwars door het Hageland 2023. Il leader della Alpecin – Deceuninck ha provato a mettersi in mostra aprendo le danze a 75 chilometri dal traguardo, restando poi agevolmente nel gruppo dei migliori in un finale impegnativo che sperava di poter fare suo. Purtroppo una foratura a venti chilometri dalla conclusione ha iniziato una spirale di problemi che lo ha visto cambiare tre bici e perdere davvero troppo tempo per poter sperare di rientrare sulla testa della corsa che ovviamente intanto era nel pieno della battaglia per la vittoria, poi conquistata da Rasmus Tiller (Uno-X Pro Cycling)

“Ho preso una ruota posteriore dalla bici neutra, ma non sembrava scorrere bene e lo pneumatico era troppo duro per lo sterrato – raccontava a Het Laatste Nieuws dopo il traguardo – Poi ho cambiato di nuovo bici, ma quando ci ho messo il computerino è caduto e a quel punto ho cambiato di nuovo la bici”. Una situazione molto rara per lui, come racconta il direttore sportivo Christoph Roodhooft: “Ha usato tutte le bici che avevamo con noi. È un caso eccezionale per lui, perché non cambia quasi mai bici. A posteriori, l’ultimo cambio di bici è stato eccessivo”.

Malgrado la sconfitta, la formazione belga prova comunque a vedere il lato positivo di quanto successo, con la squadra che si è mostrata compatta attorno al suo capitano, che malgrado non fosse al meglio della forma e arrivasse da una lunga assenza, è stato subito competitivo: “È stato anche difficile correre contro questi avversari, perché abbiamo dovuto portare il peso della corsa. Soprattutto quando si è appena arrivati da un ritiro in altura e non si è ancora al 100%, non è semplice. È stata una giornata positiva in sé”.

Ad ogni modo, non era questa la corsa più importante di questo periodo. “Quello che viene dopo è la cosa più importante – sottolinea il fenomeno neerlandese Mi sentivo abbastanza bene nonostante il caldo e il fatto che fosse la mia prima gara dopo un po’ di tempo. Posso dire di aver lavorato bene. È un peccato che si faccia tutta quella fatica per arrivare a giocarsi la corsa nel finale e poi si abbia sfortuna, ma fa parte del gioco. È un peccato, perché mi stavo divertendo”.

Prossima prova prima del Tour de France, con anche i Campionati Nazionali nel mezzo, sarà il Giro del Belgio, ai quali non nasconde un obiettivo importante: “Se sarò bravo, dovrei essere in grado di competere per la classifica generale. Una vittoria sarebbe bella, ma non fondamentale. Dopotutto, il grande obiettivo è il Tour de France. L’anno scorso non ero io, lo hanno visto tutti. Ora mi sento molto bene e ho fatto una buona preparazione. Non vedo l’ora che arrivi”.

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